In questa guida spieghiamo come pulire un umidificatore.
Per salvaguardare il benessere della famiglia, è indispensabile che l’ambiente domestico sia pulito e il più possibile privo di sostanze dannose. Alcune delle regole di base per fare in modo che questo possa facilmente realizzarsi, consistono nell’usare alcuni piccoli ma importanti accorgimenti, tra i quali circondarsi di piante, arieggiare ogni giorno le stanze aprendo le finestre, utilizzare il più possibile materiali naturali e traspiranti come il legno ed il cotto, munirsi di un umidificatore.
Gli umidificatori hanno il compito di rendere più umida l’aria di casa, pertanto si rivelano utili, per esempio, per migliorare le condizioni di chi soffre di problemi respiratori, per la pelle secca e per aiutare le persone, in particolare i bambini, a dormire meglio.
Si tratta di strumenti utili quindi, ma che, come qualsiasi altra cosa, necessitano di un minimo di manutenzione e, soprattutto, di una periodica ed accurata pulizia.
Risulta essere quindi importante pulirli utilizzando la tecnica giusta, che preservi la funzionalità del macchinario e al tempo stesso lo renda ancora più salubre.
Se non sai cosa fare, di seguito ti spieghiamo come agire.
Per prima cosa, munisciti di aceto, acqua ossigenata, candeggina e spugna pulita.
Tassativo, per prima cosa scollega l’apparecchio dalla corrente. Inoltre, l’umidificatore deve essere rigorosamente freddo prima di essere pulito.
Rimuovi il filtro e lavalo sotto l’acqua corrente fredda per rimuovere tutte le impurità che esso ha accumulato, dopo mettilo ad asciugare su un asciugamano pulito.
Non usare mai detersivi chimici per pulire il filtro, perché il dispositivo finirebbe poi per rilasciare nell’ambiente i residui chimici accumulati, inoltre valuta se non sia il caso di sostituirlo del tutto.
Molti modelli di umidificatori in commercio prevedono la sostituzione periodica del filtro, leggi e segui rigorosamente le istruzioni per evitare qualsiasi tipo di inconveniente.
Passa ora alla pulizia del serbatoio dell’acqua.
Rimuovilo dal resto della struttura e svuotalo dell’acqua che contiene, riempilo con tre tazze di aceto, scuotilo bene per fare in modo che esso possa arrivare in qualsiasi suo punto e lascialo a riposo così per almeno un un’ora.
L’aceto è un ingrediente naturale dal forte potere igienizzante e sgrassante, per cui la sua azione del tutto naturale porterà alla rimozione di ogni residuo di sporco e di calcare, questo inevitabile in caso di acqua molto dura, tipica di numerose zone geografiche italiane.
Risciacqua il serbatoio sotto l’acqua corrente fredda.
Resta ora da pulire il resto della struttura del serbatoio, passalo con accuratezza con una spugna perfettamente pulita e strizzata imbevuta di aceto. Questa operazione è necessaria a rimuovere ogni eventuale traccia di polvere che potrebbe finire nel serbatoio ed essere poi pericolosamente rilasciata nell’aria.
Per il momento abbiamo visto la pulizia di base, ma di tanto in tanto l’umidificatore va anche disinfettato.
Prepara una soluzione versando un cucchiaio di candeggina nel serbatoio riempito con tre litri d’acqua e lascia così per un’ora al massimo, non di più, perché la candeggina potrebbe causare danni all’apparecchio, svuota e sciacqua molto bene sotto l’acqua corrente fredda.
Prima di riaccendere il motore, accertati di avere risciacquato molto bene il serbatoio e che esso sia del tutto asciutto.
In alternativa, sempre per disinfettare, puoi versare nel serbatoio qualche goccia di acqua ossigenata, agitare bene e lasciare così per un’ora, infine sciacquare con attenzione sempre con acqua fredda.
Un altro ottimo metodo di pulizia profonda è questo, metti una tazza di aceto nel serbatoio riempito con tre litri di acqua, attaccalo alla corrente e lascialo in funzione per un’ora.
Spegni, getta il liquido, metti dell’acqua pulita e lascialo funzionare ancora per un’ora. Risciacqua un’ultima volta ed è fatta.
Evita di usare l’aceto con l’umidificatore a finestre e porte chiuse, perché il suo odore acre e pungente si spargerebbe in tutto l’ambiente e non tutti lo sopportano.
Per evitare la proliferazione dei batteri, ricordati di cambiare spesso l’acqua all’interno del serbatoio, ristagnando sul fondo e sulle pareti, essa forma residui calcarei che poi è difficile rimuovere.
Nei periodi in cui usi tanto l’umidificatore, puliscilo ogni tre giorni e disinfettalo ogni quindici giorni.
Se l’umidificatore è vecchio, più di cinque anni, valuta la possibilità di acquistarne un altro, se non puoi, puliscilo più spesso con la candeggina.
Quando non lo usi, riponi l’umidificatore con attenzione dopo averlo pulito e lasciato asciugare alla perfezione, quando lo riprendi per usarlo nuovamente, puliscilo ancora prima di metterlo in funzione.
Infine ricorda, la candeggina non deve mai essere usata sulle parti meccaniche ed elettriche dell’umidificatore, perché potrebbe rompere in modo irreparabile il dispositivo.