In questa guida spieghiamo come pulire l’avorio.
C’è stato un tempo in cui l’avorio era considerato un materiale di grande pregio, ancora più dell’oro. Non è un caso, dunque, che sia stato utilizzato per le lavorazioni più diverse, dai manici delle posate ai bracciali e piccoli soprammobili finemente intarsiati. Dietro questa bellezza e valore artistico, però, si nasconde anche un problema importante come la caccia incontrollata agli elefanti per impadronirsi delle loro preziose zanne. Attualmente le cose sono giustamente cambiate, tanto che i cacciatori possono incorrere in gravissime sanzioni. Questo, però, non ha fatto altro che aumentare ancora di più il valore degli oggetti d’avorio di vostra proprietà.
Per questo sarebbe opportuno conoscere con esattezza tutte le tecniche utili per pulire l’avorio e mantenere il più a lungo possibile la sua bellezza. Bisogna considerare, infatti, che questo materiale durissimo in natura si presenta di un bianco purissimo ma, con l’andare del tempo e l’esposizione a luci, aria e intemperie, tende a diventare opaco e a ingiallirsi. A questo punto, dunque, vediamo quali sono i metodi migliori per riportarlo al suo originale splendore senza intaccare, ovviamente la superficie. Il primo elemento da utilizzare è l’acqua ossigenata. Questa, applicata su dell’ovatta, e passata lungo la superficie d’avorio, riesce a tirare fuori dalla sottilissima retina di cui è composto, tutto lo sporco accumulato. Alcuni utilizzano anche l’alcol commettendo, però, un errore, visto che lascia un alone biancastro e può opacizzare il tutto.
Per ottenere un risultato perfetto, però, non c’è rimedio a parte il bicarbonato. Il massimo effetto, però, si ottiene utilizzando uno spazzolino da denti con setole morbide leggermente inumidito. Dopo, si bagna nel bicarbonato di sodio e si inizia la pulizia sull’intera superficie. In questo modo si garantisce di detergere gli oggetti nel migliore dei modi senza correre il rischio di procurare dei graffi o di togliere la patina naturale molto simile a quella delle perle.
Fatto questo, poi, si deve passare alle fasi finali, che sono altrettanto importanti della pulizia vera e propria. Il primo passo consiste nella sciacquatura sotto l’acqua corrente, dopo di che si deve asciugare prima con un panno umido e poi con un phon caldo. Si consiglia di non trascurare nessuno dei passaggi per ottenere il risultato migliore senza correre il rischio di rovinare il vostro oggetto. La fretta, ovviamente, non è buona consigliera. Questo significa che è bene dedicarsi alla pulizia dell’avorio con calma e prendendosi tutto il tempo necessario, senza pensare di abbreviare o saltare i passaggi da compiere.
Considerate, poi, che oltre la tecnica di pulizia vera e propria, una volta asciugato nel migliore dei modi, l’avorio deve essere anche lucidato per riportarlo al suo antico splendore. L’effetto si ottiene piuttosto semplicemente utilizzando un panno di daino e qualche goccia di olio paglierino. In questo modo, poi, possono essere valorizzati anche i chiari scuri naturali. Un caso particolare, però, è rappresentato da oggetti molto sporchi che, oltretutto, presentano anche delle tracce piuttosto evidenti di verderame. In questo caso la patina di sporco deve essere per forza eliminata a caldo senza utilizzare limette o tela abrasiva.
L’acqua calda, infatti, aiuta il verderame a sciogliersi e ammorbidirsi per essere eliminato facilmente attraverso uno spazzolino dalle setole sempre morbide. Questa potrebbe essere un’operazione da svolgere preventivamente e prima della pulizia vera e propria descritta in precedenza. Come vedete, dunque, si tratta sempre di operazioni molto semplici da svolgere e che, soprattutto, richiedono l’utilizzo di elementi molto semplici da reperire in casa tra i detergenti utilizzati per la pulizia naturale. Per concludere, un ultimo consiglio; nel caso il vostro oggetto in avorio vi sembri troppo sporco o alterato nel colore naturale sarebbe opportuno consegnarlo alle cure di esperti, ossia gioiellieri o esperti di gemme e pietre dure.